L’organizzazione di un team alle volte può risultare complicata, come fare per gestire con successo la propria attività ascoltando i propri collaboratori senza dare mai per scontato la loro disponibilità?
Prima di tutto è bene sapere che una la leadership necessita di un’approfondita conoscenza del proprio team ma ancora prima una profonda conoscenza introspettiva da parte del capo.
Ecco dunque alcuni consigli per essere un buon capo.
1) Programmare le proprie attività
Redigere ogni mattina una to do list che aiuti a pianificare scadenze e consegne è il primo passo per evitare di lasciarsi sfuggire qualcosa. Dopo aver stilato un elenco con tutte le attività “on pending”, basterà spuntarle una volta concluse. Sembra scontato, ma poter tracciare una linea e cancellare un progettoportato a termine è distensivo e aiuta anche a livello psicologico.
2) Organizzare le giornate
Definire obiettivi a breve termine e scandire la propria giornata con dei ritmi regolari è quindi essenziale per non perdere le buone abitudini ed evitare di lasciarsi sopraffare dagli impegni. Anche sciocchezze come fissare la sveglia tutti i giorni alla stessa ora, consumare i pasti in maniera regolare e non andare troppo tardi a dormire (concedendosi almeno 7 ore di sonno) sono piccoli accorgimenti che possono realmente fare la differenza.
3) Imparare ad ascoltare
Un datore di lavoro deve imparare a percepire ed ascoltare le esigenze del proprio staff. Effettuare periodicamente delle interviewone-to-one potrebbe essere, ad esempio, un buon metodo per capire se vi sono problemi all’interno del team o se i singoli professionisti sono soddisfatti del proprio percorso all’interno dell’azienda.
4) Gratificare i propri collaboratori
La gratificazione è il punto di partenza per la costruzione di un team solido e propositivo. Un semplice “Grazie” o frasi come “Ottimo lavoro, complimenti!” o “Mi fido di te!” servono a portare positività nei rapporti interpersonali e a creare un clima produttivo.
5) Non rinunciare al weekend
Le eccezioni possono capitare, ma in linea di massima lasciarsi il fine settimana libero permette di ricaricare le pile e affrontare la nuova settimana in maniera più produttiva.
6) Sfruttare al massimo la tecnologia
Spesso i device vengono utilizzati solo per un terzo delle loro potenzialità. Lo smartphone, ad esempio, il più delle volte, è usato per effettuare chiamate, leggere mail, condividere foto sui social o scambiarsi messaggi istantanei. Solo in pochi lo sfruttano in maniera intelligente per organizzarsi l’agenda, registrare le spese, memorizzare note vocali o scaricare utili app che semplificano la vita.
7) Imparare a delegare
“Capo” non è sinonimo di “Superman”: la tendenza dei manager è accentrare sulla propria persona tutti gli impegni. Nulla di più errato: un leader deve saper delegare. È giusto monitorare tutte le attività, ma solo dopo averle suddivise con il resto della squadra.
8) Concedersi delle pause
Bisogna imparare a non essere i propri peggiori datori di lavoro, concedendosi delle piccole pause almeno ogni due ore. Una telefonata, un caffè o una breve passeggiata potrebbero rivelarsi essenziali per rinfrescare le idee e ricominciare a lavorare con meno fatica.
9) Darsi delle priorità
È sempre bene dividere il lavoro più urgente con le attività che possono essere rimandate ad un secondo momento. Sì, quindi a controllare la posta elettronica con frequenza regolare, evitando però di rispondere a tutti “a stretto giro”. Le questioni meno urgenti possono essere temporaneamente accantonate per momenti di maggiore tranquillità.
10) Condividere i progressi settimanali con il proprio team
Una breve riunione al lunedì con tutto lo staff aiuta a capire anche quali sono le risorse più sovraccariche di lavoro e quali invece possono essere impiegate per nuovi progetti.
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