Una delle chiavi per il successo del proprio progetto in qualsiasi organizzazione è l’individuazione e la gestione dei propri stakeholder.
Prima di tutto partiamo con una piccola definizione: gli stakeholder sono i soggetti coinvolti in un’iniziativa economica che possono essere negativamente o positivamente influenzati dalle fasi dell’iniziativa in questione. Esempi classici di stakeholder sono: clienti, fornitori, mediatori, team di un progetto, utilizzatori dei risultati del progetto, finanziatori, enti locali, istituzioni…
Gli stakeholder potrebbero rappresentare una fonte di supporto per il proprio progetto oppure una fonte di ostacolo.
Proprio da questa consapevolezza è nato il Stakeholder Management, una disciplina che consente di ottenere il supporto dai propri Stakeholder.
Una volta, individuati, i propri stakeholders devono essere posizionati nella matrice power/interest.
Esistono infatti due dimensioni importanti per classificare i propri stakeholders:
In questo modo si creeranno quattro gruppi di stakeholder con cui intraprendere alcune attività differenti:
MANAGE CLOSELY (alto interesse, alto potere): questo gruppo di stakeholder sono completamente coinvolte nel progetto e devono essere soddisfatti
KEEP SATISTIED (basso interesse, alto potere): questo gruppo deve essere mantenuto soddisfatto, ma non troppo perché non vengano infastiditi dai messaggi.
KEEP INFORMED (alto interesse, basso potere): questo gruppo potrebbe essere molto utile per ottenere informazioni per il proprio progetto.
MONITOR (basso interesse, basso potere): questo gruppo deve essere informato, ma non deve essere sovraccaricato di informazioni.
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